Cara Francesca, potrei scrivere un libro anch’io da quando ho incontrato te e una serie di altre persone che viaggiano sulla tua stessa frequenza.
Hai fatto da apripista al mio “risveglio”: una parola che sino a un paio di anni fa non avrebbe fatto risuonare nulla dentro di me e che oggi vibra a una profondità che neppure sapevo di poter raggiungere.
Mi hai iniziata a un cammino nuovo, bello, emozionante, a tratti anche doloroso, ma necessario. Non più rimandabile.
Non potrei pensare a parole più azzeccate per definire ciò che hai fatto per me di quelle che usi per il tuo programma: energia e trasformazione. C’è tutto. Un mondo nuovo che è dentro di te e che magari non avevi neppure visto sino al giorno prima.
Potrei scrivere per te pagine su pagine. Ma c’è un “però” che è poi uno dei bivi al quale mi ha portato il tuo programma.
Sono una giornalista professionista che ha visto svanire il proprio contratto di lavoro al quinto mese della seconda gravidanza (qualche mese prima di incontrarti su Internet).
Sono una mamma che si sta ricostruendo una professione e che non sa ancora se abbandonerà il mondo del giornalismo.
Ho già lasciato il vecchio modo di scrivere e vedere le cose, però non so ancora se portare cambiamento stando dentro a questo mondo o uscendone. È una scelta lunga.
Qualche giorno fa mi è stata fatta la proposta di tornare a collaborare con il mio vecchio giornale ed ho preso tempo.
Sono così cambiata che anche l’informazione per me ora è un’altra cosa. Ha altri scopi e altri valori.
Non sono mai stata una “disgraziata” delle parole, però ora che ne ho scoperto l’enorme potere, voglio usarle in modo nuovo. Voglio che trasmettano coraggio, fiducia, positività, verità e trasparenza. Non vedo altre vie verso la felicità.
Sta di fatto che se ti mandassi una foto, la mia storia e tu la pubblicassi, l’ordine dei giornalisti mi radierebbe o sanzionerebbe pesantemente perché sarebbe come fare pubblicità al tuo programma (la nostra deontologia non lo permette).
Le persone che mi circondano sanno benissimo che lo seguo, che ti stimo e sanno anche quanto lo consiglio (ma pochi hanno veramente voglia di cambiare).
Però in questa fase della vita non voglio andare oltre perché alcune decisioni non le ho ancora prese.
Da questo punto di vista, probabilmente, si conferma la mia natura essenzialmente fredda.
Maturo le scelte con lentezza e dopo lunghe riflessioni. D’un tratto arriva l’illuminazione e a quel punto la pagina è voltata. Ma quel momento non è ancora arrivato anche se lo sento vicino.
Se pensi che la mia testimonianza possa esserti utile con uno pseudonimo te la lascio volentieri. Non posso che dire bene. Più ti leggo e studio e più scopro la bontà di quel che fai.
Personalmente non ho mai avuto problemi col peso – semmai la necessità di prendere qualche chilo – se anche ti mandassi una foto del “prima” e del “dopo” SAUTÓN a livello fisico si vedrebbero cambiamenti minimi (anche se hai cambiato dettagli fondamentali).
Servirebbe una “radiografia” del mio mondo interiore per confermare la rivoluzione.
Ti dirò di più: non partendo da problemi di peso, il tuo programma ha lavorato ancora più in profondità.
Il tuo stile mi ha salvato da una probabilissima depressione post partum (non solo per i motivi lavorativi, ma anche per i sei mesi di reflusso del mio piccolo, passati con lui in braccio di giorno e di notte).
Ho scoperto il potere meraviglioso dei superfoods, ho ritrovato un’elasticità di movimento incredibile, dalla mente si è tolta e si sta togliendo molta nebbia, l’intera mia famiglia ha ricevuto benefici incredibili anche se marito e figli sono meno scrupolosi nell’alimentazione di me.
In sintesi, attraverso il cibo mi hai fatto comprendere che prendersi la responsabilità della propria vita è un mestiere che in pochi o nessuno ci ha insegnato, ma che è il più bello (e faticoso se non si è allenati) che si possa fare.
Un regime alimentare ben assestato – come lo è il SAUTÓN Approach – può aprirti la mente, può trasformare il tuo corpo, risvegliarti da uno strano torpore in cui calmo e placido ti sei adagiato chiudendo gli occhi e smettendo di vedere la meraviglia del mondo.
Mangiare in stile SAUTÓN è come togliersi le maschere che ti separano dalla versione migliore di te stesso e dalla felicità ad essa connessa.
Il tuo stile è, a suo modo, una forma di meditazione.
Abbraccio con stima e affetto te e tutto il tuo staff
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