Eccomi a condividere con voi la mia testimonianza dopo più di un anno di SAUTÓN.
Ho aspettato tutto questo tempo a scriverla perché volevo sperimentare più cibi e situazioni e scoprire il loro effetto su di me.
Questo anno di SAUTÓN non mi ha stravolta a livello di peso perché non ne avevo bisogno (variazioni di solo 2 kg su e giù a livello di liquidi, penso).
Sento che ha cambiato invece, profondamente, la mia costituzione: sono più tonica, nonostante non svolga tantissima attività fisica, più energica, più lucida, più motivata.
La mia pelle, le unghie, e i capelli sono idratati e nutriti e ringraziano per la scoperta del ghi e dell’olio di cocco nell’alimentazione quotidiana.
Per me, questo anno di SAUTÓN, grazie anche all’Academy, è stato fondamentale nell’aumentare la mia consapevolezza riguardo il concetto di salute, malattia e autoguarigione.
Mi ha confermato ancora una volta che sta a noi e a nessun altro il dovere di prendere in mano la nostra vita, la nostra salute e costruirla giorno per giorno, almeno 5 giorni su 7, come dice Francesca.
Vanno seguite tutte le fasi del programma per bene, per avere un quadro chiaro e completo.
Io personalmente, partita con troppa fretta, eliminando di colpo la frutta ed i carboidrati, ho sperimentato all’inizio una “bellissima” keto-flu che mi ha tormentato un paio di mesi.
Sono seguiti mesi di Restart non troppo stretti in cui ho lottato con la mia voglia di frutta/dolci di cui ero ghiotta e che mi ha fatto capire il motivo per cui il mio fegato soffriva, sfogandosi in dermatiti e pesantezza.
Ho idratato e nutrito in profondità il mio intestino pigro, dopo averlo liberato almeno parzialmente dai parassiti.
Nel Retry, a cui ritorno tutt’ora, ogni tanto, mangiando principalmente come in Restart, ho capito che le farine (anche senza glutine) e la frutta zuccherina sono il nemico numero 1 del mio fegato (che sento appesantito) e del mio cervello (che sento annebbiato e di tanto in tanto rallentato).
La combinazione tra zucchero raffinato e grassi (del gelato, del pane e dei dolci tradizionali), oltre ad appesantire ulteriormente il mio fegato, mi ha aumentato anche il colesterolo cattivo.
La buona notizia è che c’è rimedio a tutto questo e la cosa più bella è che sta nelle nostre mani, come un tesoro a cui possiamo attingere ogni volta che ne abbiamo bisogno.
Grazie SAUTÓN Approach per avermi ricordato questo e per avermi dato gli strumenti per farlo al meglio!
Un grazie immenso va a Francesca che ha reso possibile tutto questo per chi vorrà attuarlo, ovviamente, perché la teoria senza la pratica vale zero, come ben sappiamo.
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