L’ipertiroidismo si manifesta quando la tiroide è iperattiva e produce un surplus di ormoni T3 (triiodotironina) e T4 (tiroxina) rispetto all’effettivo fabbisogno giornaliero dell’organismo.
Si tratta di un disordine della tiroide molto meno diffuso rispetto all’ipotiroidismo che può causare al soggetto colpito disturbi importanti a carico del metabolismo, del sistema nervoso e del cuore.
Colpisce più frequentemente le donne e si manifesta soprattutto nella maturità, tra i 40 e i 60 anni, ma può insorgere anche in altre fasi della vita
Il tipo di ipertiroidismo più comune è un disordine autoimmune conosciuto con il nome di malattia di Basedow – Graves oppure morbo di Basedow – Graves o gozzo tossico diffuso.
In questa malattia l’organismo produce l’anticorpo immunoglobulina stimolante la tiroide (in inglese thyroid-stimulating immunoglobulin, abbreviato con la sigla TSI).
Questo anticorpo ha un comportamento simile all’ormone tireostimolante TSH che, prodotto dall’ipofisi, serve appunto a stimolare la tiroide a produrre i suoi propri ormoni e che di norma è alto nei soggetti colpiti da ipotiroidismo.
Il TSI sovrastimola la ghiandola e provoca una produzione eccessiva di ormoni tiroidei.
Ci sono diversi fattori che concorrono all’insorgere dell’ipertiroidismo e del morbo di Graves, tra le cause principali troviamo:
Ulteriore possibile causa dell’ipertiroidismo è anche il gozzo nodulare cioè un ingrossamento anomalo della tiroide che spinge la ghiandola a produrre ormoni tiroidei in eccesso.
Anche la tiroidite, cioè l’infiammazione della tiroide, causata da un’infezione virale che abbia messo a dura prova il sistema immunitario, può causare sintomi temporanei di ipertiroidismo.
Un’altra causa possibile è un’eccessiva supplementazione di iodio, non tanto tramite la dieta quanto mediante l’assunzione di integratori o medicinali che lo contengono, che può causare il gozzo ed esacerbare problemi già presenti alla tiroide.
I sintomi principali associati all’ipertiroidismo e al morbo di Graves comprendono:
Se ti riconosci in alcuni dei sintomi sopra indicati, potresti essere sulla via dell’ipertiroidismo.
È quindi consigliabile fare al più presto un controllo medico per verificare il tuo stato di salute generale.
Che ci sia o meno la conferma di essere ipertiroideo da parte degli esami medici, intervenire sull’alimentazione è certamente la prima cosa che puoi fare per migliorare la salute e allontanare la possibilità di incorrere in questa patologia.
Ecco alcune strategie vincenti da adottare per allontanare il rischio di problemi alla tiroide e più in generale per vivere meglio.
Numerosi studi condotti su animali ed esseri umani hanno dimostrato che alti livelli di stress aumentano la possibilità di innescare risposte autoimmuni da parte del sistema immunitario.
Lo stress, infatti, provoca cambiamenti, sia a livello fisico che psicologico, che impattano sul funzionamento del sistema immunitario causando alterazioni neuroendocrine che comportano disordini autoimmuni e danneggiamento di organi e tessuti.
Lo stress alza il livello del cortisolo (l’ormone dello stress) nel sangue causando disturbo al funzionamento dei neurotrasmettitori e peggiorando i sintomi dei disordini della tiroide.
Per evitare tutto questo, inserisci nella tua giornata delle attività che ti aiutino a scaricare lo stress:
Adottare un’alimentazione che riduca l’infiammazione sistemica è uno dei modi più efficaci per normalizzare la funzionalità del sistema immunitario e per creare un ambiente sano nell’intestino.
Allo stesso tempo, migliora lo stato di salute del microbiota intestinale che è strettamente connesso al livello di salute generale dell’organismo.
Uno dei modi in cui una dieta sbagliata può causare risposte autoimmuni è quello di consumare frequentemente cibi contenenti allergeni come latte e derivati e tutto ciò che contiene glutine.
Questo perché l’organismo percepisce queste sostanze come una minaccia nel momento in cui non possono essere propriamente digerite ed assimilate.
Gli allergeni contribuiscono nel tempo all’insorgere della permeabilità intestinale: il tessuto interno dell’intestino viene progressivamente attaccato e danneggiato fino a diventare letteralmente un “colabrodo”.
Così, lascia entrare nel flusso sanguigno sostanze che invece dovrebbero rimanere all’interno dell’intestino stesso per essere eventualmente eliminate.
Questo flusso continuo di sostanze dannose finisce per intossicare il sangue, quindi di conseguenza tutto l’organismo, innescando risposte autoimmuni a catena.
È dunque importante adottare una dieta che non faccia “arrabbiare” il sistema immunitario e che non danneggi l’intestino.
Evita dunque:
È importante anche eliminare i cibi che contengono iodio come il sale iodato, il rosso d’uovo e le alghe.
Per la stessa ragione è meglio evitare anche di assumere supplementi, integratori ed erbe che contengano questo elemento come ad esempio la quercia marina (conosciuta anche come fucus) e la laminaria.
Prediligi invece:
Fare ogni giorno esercizio fisico è un ottimo modo per ridurre lo stress e l’infiammazione, a patto che sia piacevole e non esagerato.
Il sovrallenamento rischia infatti di aumentare il livello di stress e l’ansia e di consumare preziosa energia vitale.
Le attività migliori sono il nuoto, il ballo, camminare, la bicicletta, lo yoga e alcune arti marziali come il tai chi e il qi gong.
Fare esercizio fisico e adottare una dieta ricca di nutrienti, permette anche di mantenere le ossa in salute, cosa che risulta particolarmente difficile in caso di ipertiroidismo.
Gli alti livelli di ormoni tiroidei presenti nell’organismo, infatti, interferiscono con la normale capacità dell’organismo di assorbire il calcio e altri minerali importanti per mantenere le ossa forti e in salute.
L’esposizione al fumo di sigaretta, al tabacco e ad altre droghe cosiddette “ricreative”, può scatenare risposte autoimmuni dell’organismo incluso il morbo di Graves.
Non si sa ancora esattamente come questo avvenga ma è possibile che l’alto livello di tossine presenti nel fumo di sigaretta (e in altre droghe) aumenti considerevolmente l’infiammazione e danneggi le cellule.
Di conseguenza scatena la risposta del sistema immunitario che inizia a produrre un numero sempre maggiore di linfociti T.
Ognuno di noi ogni giorno viene in contatto con una pletora di agenti tossici o potenzialmente tali dai quali siamo letteralmente circondati.
Si tratta di agenti chimici che si trovano nei comuni prodotti per la pulizia della casa, nei cosmetici, negli spray o diffusori di qualunque tipo (lacche e gel per capelli, profumatori per ambienti, candele profumate ed incensi di bassa qualità, ecc.), nei profumi, nei medicinali, negli antibiotici, nella pillola anticoncezionale.
A queste si aggiungono anche le sostanze disciolte nell’acqua potabile, fluoro e cloro in primis, che alterano il funzionamento della tiroide.
Nei limiti del possibile, bisogna evitare o limitare l’esposizione a queste sostanze utilizzando il più possibile prodotti naturali e di produzione biologica.
In alternativa, in casa si possono produrre detergenti per la casa, saponi, cosmetici grazie alle infinite risorse presenti sul web.
Evita di assumere farmaci che non siano strettamente necessari e bevi acqua di buona qualità filtrata e quindi priva di sostanze tossiche.
Ogni volta che ti dedichi all’esercizio fisico e, se possibile, anche sul posto di lavoro, ascolta musiche e suoni rilassanti come suoni ambientali naturali (ad esempio la pioggia, il rumore del mare, il crepitio del fuoco, ecc.), oppure musiche per la meditazione e il relax.
Questi suoni e musiche aiutano a ridurre lo stress e l’ansia, inducono la calma e favoriscono la concentrazione, il rilassamento e l’apprendimento.
Sul web trovi numerose siti e servizi che offrono questo tipo di risorse talvolta anche dando la possibilità di crearsi il proprio sound personale.
Oltre ad intervenire su alimentazione e stile di vita, ecco dei rimedi naturali utili per trattare l’ipertiroidismo:
Anche se si tratta di rimedi naturali, il “fai da te” è sempre sconsigliato a meno di non avere conoscenze erboristiche e nutrizionali.
Quindi, prima di assumere i rimedi sopra elencati, è sempre meglio consultare un naturopata o un medico, anche per valutare le possibili interazioni con eventuali farmaci in corso di assunzione.
Diversi oli essenziali possono essere d’aiuto per contrastare i sintomi dell’ipertiroidismo come, ad esempio, l’olio di franchincenso e l’olio di mirra che riducono lo stress e migliorano la funzionalità tiroidea.
Applicare due volte al giorno 2 gocce di franchincenso sul palato e 2-3 gocce di mirra direttamente sul collo in corrispondenza delle tiroide.
Altri oli utili sono:
Gli oli essenziali possono essere diluiti in poche gocce di alcool oppure in oli vegetali.
Vanno applicati direttamente sui polsi o sui punti di maggiore irrorazione sanguigna (ad esempio le tempie) oppure diffusi in casa mettendoli negli umidificatori dei caloriferi.
Possono essere utilizzati anche nei diffusori di essenze, diluiti in un poco di acqua.
Infine, possono essere inalati direttamente dal flacone.
Fonti:
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