L’acqua è un elisir di lunga vita.
Costituisce circa il 60% del corpo umano e la sua importanza trascende la semplice idratazione: svolge un ruolo fondamentale in ogni funzione del corpo, dall’assimilazione dei nutrienti e produzione di energia alla disintossicazione e alla salute cellulare.
Tuttavia, le tossine presenti nell’acqua del rubinetto, seppur potabile, possono compromettere queste funzioni, causando squilibri fondamentali che si traducono in un invecchiamento precoce e problemi di salute che vanno dall’aumento del rischio di cancro e problemi riproduttivi, dai problemi della tiroide al colesterolo alto.
In questo articolo faremo chiarezza sui pericoli nascosti dell’acqua del rubinetto con una particolare attenzione ai vari tipi di agenti inquinanti e potenzialmente dannosi che può contenere.
Sappiamo che è fondamentale bere circa due litri d’acqua al giorno, meglio se calda.
Ma quale acqua bere?
Purtroppo non quella del rubinetto.
L’acqua del rubinetto è una delle principali fonti di esposizione alle tossine ambientali, tra cui:
Sono acidi venuti alla ribalta perché contenuti nel Teflon™, materiale di rivestimento delle pentole antiaderenti e non solo.
Sono ampiamente usati in molti settori dell’industria contemporanea perché hanno proprietà idrorepellenti, oliorepellenti e antimacchia.
I PFAS sono impiegati nell’abbigliamento, nell’industria tessile, negli imballaggi alimentari, nei pesticidi, nell’edilizia, nell’elettronica: insomma sono ovunque e sempre più presenti nei sistemi idrici.
Queste sostanze chimiche possono rappresentare un problema per la salute perché rimangono nell’ambiente e nel sangue per lunghi periodi di tempo.
Sono collegate a una miriade di problemi di salute, tra cui un aumento esponenziale di rischio di cancro, indebolimento del sistema immunitario, problemi alla tiroide, problemi riproduttivi, basso peso alla nascita e disturbi endocrini.
Durante uno studio scientifico durato più di sette anni, sono stati analizzati i campioni di sangue di oltre 69.000 persone coinvolte nel disastro ambientale legato allo sversamento di PFAS nei fiumi e contaminazione conseguente delle falde acquifere.
Gli scienziati riuscirono a collegare la presenza di PFAS a particolari malattie, come:
Conclusioni confermate anche dall’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e da altri studi.
Lo IARC, Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, nel 2016 ha classificato il PFOA nel gruppo 2B, una sostanza quindi possibilmente cancerogena per l’uomo.
Come mai sono presenti metalli pesanti nell’acqua del rubinetto?
Il motivo è semplice: l’acqua, prima di arrivare al rubinetto della tua abitazione, scorre attraverso tubature, spesso obsolete, che possono rilasciare particelle di piombo.
Livelli elevati di piombo nell’acqua del rubinetto mettono adulti e bambini a rischio di deterioramento cognitivo e problemi comportamentali, inclusi punteggi di QI significativamente più bassi e un funzionamento cognitivo inferiore in età adulta, con un aumento anche del rischio di infarto e ictus.
Altri metalli che contaminano la nostra acqua potabile possono includere il mercurio, collegato all’Alzheimer, al Parkinson, all’ipertensione e al cancro alla tiroide; arsenico, collegato a malattie cardiovascolari e aumento del rischio di cancro; e cromo-6, collegato al cancro, ai danni al fegato e ai problemi riproduttivi.
Sebbene il fluoro si sia dimostrato clinicamente efficace per la salute dentale e la prevenzione della carie, vi sono prove che suggeriscono che un’eccessiva esposizione al fluoro può danneggiare sia il corpo che il cervello.
Gli studi mostrano un legame tra l’esposizione al fluoro e l’ipotiroidismo, e si accumula anche nella ghiandola pineale (dove viene rilasciata la melatonina), portando a disturbi nel sonno e nella regolazione del ciclo del sonno.
Sebbene le microplastiche siano generalmente più abbondanti nell’acqua in bottiglia rispetto a quella del rubinetto (solo un litro di acqua in bottiglia può contenere centinaia di migliaia di nanoplastiche), le microplastiche possono anche penetrare nelle fonti di acqua del rubinetto dal deflusso superficiale, inquinamento industriale e rifiuti di plastica degradati.
Tutto ciò mette a rischio la salute del cuore, alterando gli ormoni e attirando e concentrando nell’acqua metalli pesanti e sostanze inquinanti come i policlorobifenili (PCB).
Un motivo per diffidare dell’acqua in bottiglia è la quantità di sostanze chimiche presenti nel materiale plastico di cui è composta e che contaminano l’acqua.
Il bisfenolo A è uno di questi.
I BPA, sigla con la quale sono conosciuti, si trovano nella plastica, possono essere trasmessi dalla bottiglia all’acqua, anche se l’acqua non era originariamente contaminata da BPA.
Queste sostanze chimiche vanno a disturbare il sistema endocrino, imitano l’estrogeno, interferendo con tutti i livelli ormonali.
I BPA sono collegati anche a problemi di salute riproduttiva e tumori al seno, alle ovaie e alla prostata.
Anche il diabete e la tossicità epatica potrebbero essere collegati alla sostanza chimica.
Se l’acqua del rubinetto non è la giusta scelta e l’acqua in plastica presenta diversi problemi, che acqua conviene usare?
Se puoi, fai analizzare la tua acqua del rubinetto, così da renderti conto direttamente della presenza di sostanze tossiche.
Evita l’acqua in plastica ed opta per acqua imbottigliata in bottiglie di vetro, riutilizzabili.
Sul mercato sono presenti diverse tipologie di depuratori con filtri, ma nemmeno loro sono immuni da criticità.
L’acqua pulita, sana e calda è una pietra angolare della salute e della longevità.
Non sottovalutare questo punto e cerca di fare la scelta giusta, così da costruire il futuro del tuo corpo.
Evita l’acqua in plastica ed opta per acqua imbottigliata in bottiglie di vetro, riutilizzabili.
Investi appena puoi in sistemi di filtraggio di qualità che prevedano filtri in grado di rimuovere la maggioranza dei contaminanti.
In genere i filtri ad osmosi inversa di ultima generazione sono i più efficaci, a cui vengono aggiunti anche filtri a carbone attivo e magari rivitalizzanti e magneti finali.
Fonti:
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GIANLUCA 11 Novembre 2024
Buongiorno ma i filtri ad osmosi inversa che utilizzati come vanno utilizzati , producono acqua demineralizzata , o distillata come si suol dire , quindi non è adatta all’uso umano . Il filtro a Carboni attivi è il migliore in assoluto e se poi si aggiunge una lampada uva si abbatte la carica batteriologica .