Lo stress è lo spauracchio dei nostri tempi, una condizione che ci riguarda tutti, a diverso livello.
Si è visto che nei Paesi industrializzati, dal 75% al 90% di tutte le visite in studio medico riguardano disturbi legati o scaturiti dallo stress e che ben il 43% mostra già i segni di uno squilibrio fisico come conseguenza di questo stress e non solo.
Lo stress alle stelle può influenzare anche l’umore e la salute mentale, minando la nostra qualità della vita.
La bella notizia è che invertire la rotta si può e la cosa sorprendente è che puoi farlo iniziando dal fare ordine nella tua routine alimentare.
A dirlo una serie di studi, che hanno evidenziato in particolare, come una dieta psicobiotica, ricca di cibi prebiotici e fermentati, allontani lo stress.
Ma andiamo con ordine.
È una dieta dove i protagonisti sono i cibi fermentati e i prebiotici.
Spieghiamo meglio cosa sono questi ultimi mentre parleremo più diffusamente dei cibi fermentati, più avanti.
Se i probiotici sono microrganismi vivi, i prebiotici sono il loro nutrimento.
Sono alimenti vegetali ricchi di fibre facenti parte della nostra dieta ma non assimilabili, cioè non digeribili.
Sono alimenti dotati di una sorta di citoscheletro che, una volta raggiunto il colon, viene “attaccato” dai batteri benefici che vi abitano, nutrendoli.
In questo modo prolificano e la loro crescita provoca una conseguente diminuzione dei patogeni dei lieviti e dei parassiti che, quando prevalgono, possono scatenare infiammazioni.
Il collegamento tra ciò che mangiamo e umore è svelato dal cosiddetto asse intestino- cervello.
Negli ultimi anni, si è scoperto che il microbiota intestinale contiene un alto numero di neuroni che abitano non solo le pareti dell’intestino, ma anche quelle del tubo digerente e dello stomaco.
Un vero e proprio sistema nervoso enterico, definito il “secondo cervello”, che risponde in modo diretto alle emozioni e in una continua ed intima comunicazione con quello principale.
Si è scoperto che nell’intestino viene prodotto il 90% della serotonina, neurotrasmettitore legato al piacere, al benessere spirituale e alla regolazione dell’appetito, della temperatura corporea, dell’umore e del dolore.
È coinvolto nel controllo dello stato d’animo, della depressione e dell’aggressività.
Anche il 50% della Dopamina viene prodotta nell’intestino.
Questa agisce sull’energia fisica e mentale, è responsabile del piacere e della paura di vivere: più paure abbiamo, più siamo carenti di dopamina.
Già nel 1998 il dottor Michael Gerson direttore del Dipartimento di Anatomia e Biologia Cellulare della Columbia University di New York, nel suo libro “Il secondo cervello”, riteneva che il microbiota intestinale regoli la secrezione di tutti i neurotrasmettitori che si trovano nel cervello e sia una sorta di magazzino chimico in grado di intervenire sul nostro comportamento.
La conferma ci viene da diversi studi svolti tra il 2009 e il 2014 che hanno messo in luce come un’alta percentuale di persone con colon irritabile soffrisse anche di disturbi mentali ed emotivi.
In particolare, una revisione di sette piccoli studi clinici ha rilevato che i probiotici e/o i prebiotici possono essere utili per chi lotta contro la depressione e l’ansia.
A fornire i primi dati sull’interazione tra dieta, microbiota, stress e umore sono i ricercatori dell’APC Microbiome Ireland dell’University College Cork (UCC) che hanno studiato l’influenza di una dieta psicobiotica sul profilo microbico e sulla salute mentale di 45 adulti.
I partecipanti sono stati divisi in modo casuale e gli è stata assegnata una dieta psicobiotica o una dieta di controllo per quattro settimane.
La dieta psicobiotica comprendeva frutta e verdura ad alto contenuto di fibre prebiotiche, tra cui cipolle, porri, cavoli, mele e banane, oltre a cibi fermentati come crauti e kefir.
Dopo quattro settimane, chi seguiva la dieta psicobiotica aveva una riduzione dello stress percepito.
Coloro che hanno seguito maggiormente la dieta psicobiotica hanno registrato la maggiore riduzione dello stress.
Inoltre, sono stati riscontrati cambiamenti significativi in 40 diverse sostanze chimiche, oltre a sottili cambiamenti nella composizione microbica.
Risultati si sono ottenuti anche nella riduzione di depressione e ansia.
Anche se i meccanismi alla base dell’effetto della dieta sulla salute mentale non sono ancora del tutto chiari, sembra che i problemi mentali più gravi e cronici, tra cui il disturbo da stress post-traumatico, potrebbero essere eliminati grazie all’uso di alcuni probiotici come il Lactobacillus helveticus e il Bifidobacterium longum.
Questi hanno dimostrato di avere un’influenza calmante in parte attenuando gli ormoni dello stress.
Tra i prebiotici, spiccano i prodotti fermentati in modo naturale che favoriscono la crescita di una popolazione microbica intestinale sana, equilibrata e attiva, favorendo l’assorbimento dei nutrienti e difendendoci meglio dalle malattie.
Gli alimenti fermentati sono anche una preziosa fonte di enzimi digestivi e favoriscono le funzioni dello stomaco.
Storicamente, la fermentazione veniva utilizzata per conservare gli alimenti e migliorarne il sapore, ma si è scoperto che i microrganismi che contribuiscono al processo di fermentazione sono associati a un’ampia gamma di benefici per la salute.
Intervengono positivamente nei casi di permeabilità intestinale e con effetti diretti sulla:
nonché effetti indiretti su:
Non tutti i cibi fermentati sono salutari.
Evita quelli che normalmente trovi al supermercato come lo yogurt e il kefir.
Questo perché la maggior parte degli yogurt in commercio è ricca di zuccheri, dolcificanti artificiali e altri additivi, mentre è relativamente povera di batteri benefici.
Inoltre subiscono il processo di pastorizzazione per prolungare la durata di conservazione, un processo che uccide proprio i batteri che dovrebbero fornire per l’equilibrio dell’intestino.
L’ideale sarebbe prepararli in casa e consumarne e variare spesso in quanto ogni varietà, contiene una serie diversa di batteri benefici.
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Tutti gli ingredienti vengono fermentati con il metodo olistico Propaferm®, utilizzando batteri che determinano la produzione di acido lattico.
L’intero processo di fermentazione avviene a freddo e senza sottoporre il prodotto a nessuna fonte di calore ed è un prezioso alleato per la nostra digestione e per il nostro intestino, contribuendo a mantenere una sana flora intestinale.
Protegge la mucosa intestinale da parassiti e batteri patogeni ed è indicato dopo una cura con antibiotici, in convalescenza, in caso di disbiosi intestinale, gonfiore addominale, carenza di vitamina B12, nelle diete a basso contenuto proteico.
Anche se sono da approfondire, stanno uscendo i primi studi che evidenziano come vi sia una interazione tra dieta, microbiota e stress.
In modo particolare i ricercatori dell’APC Microbiome Ireland dell’University College Cork (UCC) hanno evidenziato come una dieta psicobiotica ricca di fibre prebiotiche e cibi fermentati possono aiutarti a ridurre stress, ansia e depressione.
Fonti:
Psychobiotics: A Novel Class of Psychotropic
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