Se stai seguendo un regime alimentare vegetariano o vegano, di certo conoscerai il seitan e probabilmente lo avrai introdotto tra le tue abitudini convinto che possa sostituire egregiamente la carne.
Oppure sei sempre più convinto che questa crei troppa acidità e che sia una causa dei tumori e nel dubbio la stai progressivamente riducendo orientandoti verso alternative proteiche a base vegetale.
Potresti quindi anche tu aver assaggiato, acquistato o preparato in casa, questo piatto esotico.
Il seitan è infatti un piatto giapponese molto comune anche in Cina e in altri paesi dell’Est e del Sud-Est asiatico.
Il suo nome significa “proteico” ed è stato coniato dal padre della macrobiotica, Georges Ohsawa.
In questo articolo analizzeremo questa “carne di grano” da vicino in modo che tu possa compiere delle scelte in maniera più consapevole.
Si tratta di un concentrato di puro glutine e delle altre due proteine che lo compongono, le gliadine e le glutenine.
Queste vengono estratte dalla farina di frumento, lavando ripetutamente l’impasto formato da farina e acqua, fino a che i granuli di amido non siano stati eliminati.
La versatilità di questo prodotto così ottenuto, sta tutta nella massa di glutine allo stato puro che si origina, una massa elastica e collosa al quale viene data la forma desiderata: roller, salsiccia, spezzatino.
Quando è cotto, rispetto ad altri alimenti proteici a base vegetale, assume un aspetto ed una consistenza sorprendentemente simile alla carne.
Ha un sapore neutro e ben si sposa con i più vari condimenti.
Il glutine allo stato puro fa del seitan un alimento principe nel rendere il tuo intestino permeabile, patologia conosciuta anche come sindrome dell’intestino bucato.
Il consumo di glutine è direttamente proporzionale all’aumento della produzione nell’intestino di una molecola proteica, la zonulina.
Una concentrazione elevata di questa molecola provoca un allentamento delle “giunture” delle cellule poste a protezione della barriera intestinale.
La zonulina modula anche la permeabilità della barriera ematoencefalica che diventa vulnerabile a tossine ed agenti infiammatori.
Dato che è puro glutine, va da sé che il seitan è un alimento off limits per i celiaci, ma per tutti gli altri?
Abbiamo dedicato molti articoli ai danni del glutine anche sulle persone non affette dal morbo celiaco e se ci segui conosci il nostro pensiero in proposito.
Oltre a studi scientifici, la nostra esperienza con coloro che si approcciano al SAUTÓN Approach, gluten free, non fa che mostrarci grandi miglioramenti nel livello di energia, nel respiro, nell’efficienza del sistema immunitario e nello stato della mente: più lucida e reattiva.
Oltre al glutine, l’altra grande criticità di un alimento come il seitan, è il valore nutritivo delle proteine.
Facciamo un po’ di chiarezza ed un passo indietro.
Le proteine sono essenziali per tutto, dalla costruzione dei muscoli alla riparazione dei tessuti, dalla produzione di ormoni (serotonina, insulina, ormoni tiroidei) a quella degli enzimi e al DNA.
Inserirne nella dieta è assolutamente fondamentale e non commettere l’errore di pensare che le proteine vegetali siano sostituibili con quelle animali.
Non dimenticare che le otto proteine essenziali e vitali per il nostro organismo, le puoi assumere solo attraverso la dieta, per questo la scelta deve essere ben ponderata.
Pur essendo un concentrato di proteine, il potere nutrizionale del seitan è decisamente inferiore a quello della carne.
Questo è il motivo per cui si è piazzato agli ultimi posti nel nuovo indice di qualità proteica sulla digeribilità delle proteine, sviluppato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Come la maggior parte delle proteine di origine vegetale, il seitan presenta diverse carenze da non sottovalutare.
La lisina è un amminoacido essenziale per fissare il calcio nelle ossa, per la formazione di anticorpi, per la costruzione del collagene.
Insieme alla cisteina è la struttura di cui sono fatti i capelli.
Di certo sai come una tale carenza predisponga all’anemia, condizione problematica se sei una donna in età fertile che deve compensare la perdita di ferro durante il ciclo mestruale.
Problematica ancora più difficile da gestire se sei in gravidanza, dove la richiesta di ferro aumenta considerevolmente e che nemmeno un’alimentazione onnivora spesso riesce a risolvere.
La vitamina B12 è essenziale perché coinvolta nella produzione di globuli rossi.
Una sua carenza espone ad un rischio elevato per la salute del feto durante la gravidanza.
Il calcio, anche se presente nel seitan, non è nella forma biodisponibile come quello presente nelle proteine animali.
Una carenza parziale di calcio non è da sottovalutare soprattutto se hai bambini nel pieno della loro fase di crescita.
Infine, il seitan ha un basso contenuto di fibre, è carente di grassi e, se sei abituato ad acquistare quello proposto dall’industria alimentare, ricco di ingredienti anti nutrizionali quali additivi e conservanti.
Se stai colmando tali carenze guarnendo il seitan con salsa di soia o hai aperto le porte della tua dispensa a vari prodotti a base di soia, stai cadendo dalla padella alla brace.
La soia è un alimento squilibrato, povero e potenzialmente pericoloso e ti spiego subito perché.
Ha un effetto raffreddante sulla digestione, crea umidità nell’addome e può renderti sempre più gonfio, freddoloso e indebolire precocemente i tuoi reni.
Crea spesso ritenzione idrica, cellulite e problemi articolari.
È ricca di enzimi che inibiscono la digestione di tutte le altre fonti proteiche, uno degli effetti più subdoli e sconosciuti.
In pratica, se consumi soia su base quotidiana (in qualsiasi forma), rischi progressivamente di diventare incapace di assorbire tutte le altre proteine e gli altri amminoacidi, con un effetto dannoso sul sistema muscolare, sui tessuti, sul sistema ormonale e sul tuo assorbimento in generale.
Vediamo ora quali tra le proteine non animali, sono le più equilibrate e che potranno sostituire egregiamente il seitan.
Mi preme sottolineare però che nessuna proteina vegetale è così completa ed ha un potere nutrizionale pari a quella animale.
L’ideale sarebbe lasciare spazio nella tua routine alimentare, almeno a uova e formaggi da latte crudo.
Ciò premesso, ecco un breve elenco da cui attingere fonti proteiche vegetali:
Dopo quanto detto, ti sarà chiaro perché il seitan fa male e NON dovrebbe diventare un ingrediente base nella tua dieta.
Così come insegniamo nel SAUTÓN Approach, puoi sostituire questo concentrato di glutine dall’alto potenziale infiammatorio, con una gamma di proteine ben bilanciate e più salutari come quelle che ti ho presentato.
Fonti:
Leggi anche:
La scioccante verità sulla soia (parte prima)
Proteine vegetali: le 6 migliori fonti per vegetariani e vegani (con ricette)
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