Se per certe popolazioni della foresta Amazzonica le bacche di açai rappresentano una grande fetta della dieta e le consumano da secoli, per noi occidentali sono una scoperta relativamente recente.
Di colore porpora scuro, sono simili ai mirtilli e sono il frutto di una palma (Euterepe oleracea), che cresce principalmente nelle zone circostanti il Rio delle Amazzoni, nelle zone paludose del Nord del Brasile.
Anche se sono diffuse in tutto il Centro e Sud America, è difficile reperirle fresche al di fuori del loro habitat.
Ciò che fa di questi piccoli frutti un superfood sono le loro spiccate proprietà antiossidanti anche se consumate in piccole dosi. Hanno uno dei più alti valori di ORAC al mondo (Capacità di Assorbimento dei Radicali liberi dell’Ossigeno): 5500, contro i 228 delle mele e i 2400 dei mirtilli.
Le bacche di açai contengono:
Il mix di sostanze contenute nelle regala numerosi i benefici alle bacche di açai:
L’infiammazione e lo stress ossidativo sono due delle principali cause di problemi cognitivi, tra cui la perdita di memoria, la demenza e altri disturbi mentali correlati all’età.
Le bacche di açai migliorano le funzioni cognitive e motorie, mantengono un alto livello di energia e aiutano ad affrontare meglio gli effetti dello stress psicologico. Alcuni le considerano adattogene.
Contengono alcuni acidi grassi monoinsaturi come l’acido oleico (omega 3) che ha una funzione protettiva delle membrane cellulari, oltre alla fibra alimentare e fitosteroli che contribuiscono a promuovere la salute cardiovascolare.
Gli studi dimostrano che bere regolarmente il succo di açai ha effetti positivi sui livelli di lipidi nel sangue e può proteggere il cuore. Consumare bacche di açai contribuisce anche a ridurre l’infiammazione, che è una delle cause principali della malattia coronarica e dei problemi legati allo squilibrio degli ormoni, incluso il diabete di tipo 2.
Alcuni esperti ritengono che le bacche di açai contribuiscano a tenere sotto controllo l’appetito, in quanto influiscono sui vari ormoni che controllano il livello di zucchero nel sangue e il senso della fame e sazietà.
Sembra che possano migliorare le funzioni metaboliche aiutando il corpo ad assorbire meglio le sostanze nutritive, ad eliminare le tossine e regolando il rilascio dell’insulina.
Le bacche di açai sono considerate un disintossicante naturale che aiuta il fegato e i reni a trattare e rimuovere i rifiuti e le tossine dal corpo.
Il loro contenuto di fibre impedisce l’accumulo di sostanze nocive e di cibo non digerito nel colon, dove possono causare costipazione e altri problemi digestivi. Migliorando il metabolismo in generale, le bacche di açai sono in grado di accelerare il tempo di transito intestinale, impedendo agli alimenti di fermentare nell’intestino.
Uno studio del 2011 effettuato dal Centro di Ricerca Medicus in California, ha osservato gli effetti delle bacche di açai sulla sindrome metabolica, un termine usato per descrivere un insieme di fattori di rischio che predispongono ad essere soggetti a patologie cardiovascolari, come pure al diabete di tipo 2.
Lo studio ha esaminato un piccolo gruppo di adulti in sovrappeso dopo aver assunto 100 grammi di acai due volte al giorno per un mese.
Dopo aver misurato i livelli di glucosio e insulina a digiuno, del colesterolo e dei trigliceridi, i risultati hanno evidenziato una riduzione del colesterolo totale e dei livelli di colesterolo LDL.
Anche se sono necessari ulteriori studi su scala più ampia, i ricercatori hanno concluso che l’açai potrebbe aiutare gli adulti in sovrappeso diminuire le loro probabilità di incorrere nelle malattie cardiache e nel diabete (1).
Uno dei maggiori ostacoli nell’utilizzo delle bacche di açai è che, come tutte le altre bacche, sono facilmente deperibili.
Il processo naturale di degradazione delle bacche di açai è piuttosto rapido. Se non vengono subito essiccate, si deteriorano già dopo 24 ore dall’essere state raccolte. Questo rende difficile la lavorazione e impossibile la spedizione di bacche fresche al di fuori del Brasile.
La scelta migliore è quella di ricorrere all’açai in polvere. C’è infine, anche un altro valido motivo.
Le bacche di açai dovrebbero essere consumate con moderazione, perché contengono naturalmente zucchero, anche se con un indice glicemico più basso rispetto ad altri frutti. Il fruttosio, non dimentichiamolo, può essere dannoso per la nostra salute.
Scrivi un commento
Copyright 2025 Ghadira Nine Ltd. Tutti i diritti riservati.
Privacy Policy - Cookie Policy -
- Sviluppo Sito Web by Andrea Leti
Il nostro sito ha semplice scopo divulgativo. Non è volto a diagnosticare
o curare alcuna malattia e non si sostituisce al rapporto medico-paziente.
Angelo Barboni 21 Ottobre 2017
Affetto da anni da Fibrimialgia alterno periodi di benessere con ripresa di tutte le mia attività sportive subacqueo istruttore , yoga, corsa ecc. Poi di colpo un forte stres una raffredda tira , dolori muscolari diffusi debolezza infinita insonia mi inchiodano a letto anche 15 giorni ! Nessuna terapia medica funziona andato da migliori specialisti ! Che insistono con antidepressivi che mi fanno peggiorare ! Trovo la classe medica ottusa , sanno solo applicare protocolli che con tanta fatica hanno impatto al di fuori di quelli non sanno ne vedere né sentire ! Anche l’omeopatia ha fallito comunque la ritengo una bufala X suggestionabili ! A volte cicli brevi di cortisone a basso fissaggio mi aiutano ! Avete consigli ? Grazie Angelo Barboni
Maria Pia Festini 23 Ottobre 2017
Ciao Angelo,
per la fibromialgia molto si può fare curando l’alimentazione, andando all’origine, alla radice del malessere causato soprattutto da un eccesso e diffusa infiammazione nel corpo. Il consiglio è quello di seguire il programma delle 8 settimane. Trovi un’interessante ed esclusiva anticipazione del metodo Energy spiegato direttamente da Francesca, in questi due video recentemente caricati sul sito. Un caro saluto
http://www.energytraining.it/leggi-digestione/