Basta veramente poco per rallentare l’invecchiamento e vivere più a lungo, non ci credi?
Non sono io a dirlo ma un nuovo studio dell’Università di Sydney che anche i più pigri e restii al cambiamento, apprezzeranno molto e che vedremo insieme in questo articolo.
Lo studio dimostra che è sufficiente apportare anche solo piccoli miglioramenti nella tua routine quotidiana:
… per riscontrare un rischio di morte inferiore del 10% nell’arco di 8 anni, indipendentemente dalle proprie abitudini attuali.
Non ti sembra un’ottima notizia?
Ma c’è di più…
Cambiamenti più grandi hanno avuto un impatto ancora maggiore: le persone con i livelli più alti di sonno, attività fisica e qualità della dieta avevano un rischio di morte inferiore addirittura del 70% rispetto a quelle con i livelli più bassi.
Lo studio ha analizzato i dati di coorte UK Biobank, che ha reclutato 502.629 adulti di età compresa tra 40 e 69 anni dal 2006 al 2010.
I partecipanti hanno compilato questionari touchscreen per informazioni socio-demografiche, caratteristiche dello stile di vita e stato di salute.
Le informazioni sul sonno sono state ricavate dai dati provenienti dagli accelerometri da polso, dispositivi utilizzati per monitorare il sonno che gli adulti hanno indossato per 7 giorni misurando dati oggettivi sui tempi, la durata, l’efficienza e la variabilità del sonno.
L’attività fisica, da moderata a intensa (MVPA; minuti/giorno), è stata calcolata utilizzando uno schema basato sull’apprendimento automatico.
Infine, per misurare la qualità della dieta, i ricercatori hanno utilizzato un punteggio da 0 a 10 che forniva:
Anche se sonno, movimento e dieta sono stati monitorati solo per un breve periodo, gli scienziati hanno poi seguito i partecipanti per una media di 8,1 anni per vedere come le loro abitudini di base fossero correlate al loro rischio di morte a lungo termine.
Lo studio suggerisce che, per migliorare il punteggio attribuibile alla dieta e quindi aumentare la percentuale della possibilità di vivere più a lungo, si possa:
Dormire meno di 6,5 ore per notte, fare un’attività fisica moderata/intensa pari o meno di 20 minuti al giorno, ottenere un punteggio uguale o inferiore a 45 nell’ambito della routine alimentare, non porta a nessun miglioramento della prospettiva di vita.
Dormire tra le 7,2 e le 8 ore per notte, fare attività fisica compresa tra i 42 e i 103 minuti al giorno e ottenere un “punteggio dietetico” compreso tra 57,5 e 72,5, porta ad una riduzione del rischio di morte del 64%.
Infine dormire più di 8 ore a notte, fare attività fisica per più di 100 minuti e ottenere un “punteggio dietetico” di 72,5 porta ad una riduzione del rischio di morte del 70%.
Più di questi fattori si migliorano insieme, maggiore sarà il beneficio.
Chi dorme bene ma non si muove molto, o mangia bene ma dorme male, non vedrà la stessa riduzione del rischio di chi migliora in tutti e tre.
L’aiuto dei dispositivi tecnologici
Piccoli cambiamenti possono essere difficili da notare sul momento, ma l’impiego di dispositivi tecnologici permette di monitorare dati concreti sulla durata e la qualità del tuo sonno e sui tuoi livelli di attività fisica.
Puoi prendere in considerazione l’idea di utilizzare un dispositivo da mettere al dito o al polso, come un Oura Ring o un Apple Watc, in quanto rendono più facile vedere cosa funziona e dove migliorare.
I piccoli cambiamenti si sommano.
Non hai bisogno di stravolgere la tua vita per ottenere dei benefici: anche piccoli miglioramenti come solo 15 minuti in più di sonno, 1,6 minuti in più di movimento e 1 o 2 porzioni extra di verdura al giorno, sono stati collegati a un rischio di morte inferiore del 10%.
Più migliori questi aspetti della tua routine quotidiana, come insegniamo in Chetogenica Facile, più è probabile che allunghi la tua aspettativa di vita.
Fonti:
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