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La psoriasi è una malattia della pelle che può colpire alcune parti specifiche del corpo, o estendersi su aree molto significative: le mani, i piedi, le unghie e il cuoio capelluto, mentre il viso, in genere, ne è risparmiato.
La medicina ufficiale la considera una malattia curabile ma non guaribile e la affronta prescrivendo unguenti e pomate per uso topico a base di cortisone, preparati a base di catrame e di carbone e, nei casi più gravi, farmaci immunosoppressori.
Soluzioni efficaci ma temporanee che non arrivano al cuore del problema e che non sono prive di effetti collaterali.
In questa guida ti dimostrerò che la psoriasi non è una malattia cronica e recidivante e che si può guarire definitivamente.
È una malattia autoimmune cronica in cui il ricambio delle cellule della pelle avviene troppo rapidamente.
Il turnover delle sue cellule, che normalmente si compie in circa 21-28 giorni, nelle persone affette da psoriasi avviene in 2-6 giorni.
Il risalire delle cellule, il loro depositarsi in superficie troppo rapidamente, causano vari sintomi di infiammazione: dolore, gonfiore, calore, arrossamento e desquamazione.
La psoriasi colpisce diverse zone della pelle con macchie pruriginose e dolenti che diventano spesse, si arrossano, sono circondate da “aloni” più chiari, quasi argentei.
Non sempre è accompagnata da prurito.
Quando vi è questo sintomo, il grattarsi provoca lesioni e sanguinamenti.
La psoriasi può manifestarsi in qualsiasi parte del corpo.
Alcune delle aree in cui è possibile individuare i sintomi di questa condizione, secondo la National Psoriasis Foundation (NPF), includono:
La psoriasi può variare da una forma lieve ad una più importante, con la presenza di una placca spessa e incrostata diffusa su tutto il cuoio capelluto.
La zona interessata può anche estendersi oltre l’attaccatura dei capelli e sulla fronte, dietro il collo o intorno alle orecchie.
Le sopracciglia, la pelle tra il naso e il labbro superiore, la fronte, l’attaccatura dei capelli sono le zone più inclini alla psoriasi.
Le palpebre possono anch’esse essere colpite, con desquamazioni e arrossamenti attorno ai bordi.
Desquamazioni possono verificarsi anche sulle orecchie, bloccando il condotto uditivo.
Crepe, vesciche e gonfiori della pelle caratterizzano il manifestarsi della psoriasi nelle mani e nei piedi.
La psoriasi può causare cambiamenti dell’unghia in almeno il 50% dei pazienti e nell’80% di quelli affetti da artrite psoriasica.
Si possono quindi verificare fori superficiali o profondi nelle unghie, deformazione, ispessimento o separazione dell’unghia dal letto ungueale.
Dapprima sui genitali appaiono lesioni lisce, secche e rosse.
Se non trattate, ciò provoca l’insorgenza della psoriasi inversa, il tipo più comune di psoriasi genitale.
Oltre agli organi genitali, alcune delle regioni dell’area genitale in cui è più probabile che si verifichi la psoriasi sono: il pube, le pieghe tra la coscia e l’inguine, l’ano e la pelle circostante, le pieghe dei glutei.
Le pieghe della pelle sotto le ascelle e sotto il seno possono essere influenzate dalla psoriasi inversa.
L’irritazione frequente a causa di sfregamento e sudorazione può scatenare questa condizione.
L’insorgere della psoriasi è legata allo stato di salute del sistema immunitario, in particolare delle cellule T, un tipo di globuli bianchi preposti alla difesa del corpo da infezioni e malattie.
In caso di psoriasi, tuttavia, queste cellule tendono ad andare in tilt e vengono attivate per errore.
Questo fa sì che si inneschino risposte immunitarie anomale che causano gonfiore e un ricambio cellulare della pelle troppo rapido.
Sebbene i ricercatori abbiano evidenziato alcuni eventi che possono influenzare l’insorgenza della psoriasi, la causa esatta di questa condizione è ancora sconosciuta alla medicina ufficiale.
Anche se sembra che le persone adulte siano più inclini a sviluppare la psoriasi, questa condizione colpisce anche fasce di età comprese tra i 15 e 35 anni.
Oltre l’eccessiva stimolazione delle cellule T, esistono alcuni fattori di rischio che possono predisporre alla psoriasi, indipendentemente dall’età.
Come evidenziato dalla National Psoriasis Foundation, 25 varianti genetiche sono già state notate come una potenziale causa di psoriasi.
Nel 2012, i ricercatori guidati da un gruppo della Washington University School of Medicine di St. Louis, nel Missouri, hanno scoperto il primo gene direttamente collegato alla psoriasi, il CARD14.
Le versioni mutate di questo gene, una volta attivate da un innesco ambientale, possono provocare la psoriasi a placche, un tipo comune di psoriasi.
Si calcola che almeno 1 persona su 3 è a rischio psoriasi se ha un parente stretto con la stessa condizione.
In un bambino, il rischio per la psoriasi aumenta a seconda di quanto i genitori sono affetti da questa condizione.
Il rischio si attesta attorno al 10% se uno solo dei genitori ha la psoriasi, ma sale al 50% se entrambi i genitori ne sono colpiti.
Ulteriori fattori di rischio che predispongono alla psoriasi sono:
La psoriasi è una condizione che non solo irrita la pelle, ma a lungo termine può causare altre ripercussioni sulla salute.
Una diagnosi precoce ed un trattamento tempestivo sono molto importanti, inoltre, per assicurarsi di combattere questa condizione in modo efficace e prevenire casi futuri.
Se trascurata, la psoriasi può degenerare in ulteriori patologie:
Oltre a questi effetti sulla salute, la psoriasi spesso incide sul benessere emotivo e sulle emozioni, poiché chi ne è affetto può sperimentare una bassa autostima, depressione, isolamento sociale.
La psoriasi ha una parente stretta: l’artrite psoriasica.
Si tratta di una malattia che spesso insorge in coloro che sono affetti da psoriasi.
Anche questa è una malattia autoimmune di tipo infiammatorio che colpisce le articolazioni, caratterizzata da dolore, rossore e rigidità articolare.
Le dita di mani e piedi, per esempio, possono gonfiarsi.
Le unghie si possono separare dal letto ungueale, cambiare colore e far pensare alla presenza di una micosi.
È accompagnata anche da stanchezza e da rossore e dolore agli occhi, come nel caso della congiuntivite.
Le cause scatenanti alla base sono fondamentalmente le stesse della psoriasi.
La pelle è lo specchio del nostro equilibrio, ci difende, ma mostra anche subito i segni di tossine e carenze interne.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese la pelle è in stretta connessione con i polmoni, risente di tutti gli squilibri del fegato e dell’intestino.
Quando il fegato non riesce a espletare il suo compito di disintossicazione del corpo e l’intestino è in difficoltà, la pelle corre in aiuto.
Non nasce come organo per il detox ma diventa un “emuntore di soccorso” quando il quantitativo di tossine in circolo è davvero eccessivo.
La Medicina Tradizionale Cinese recita che “tutto ciò che non è eliminato dall’intestino crasso, è eliminato attraverso la pelle”.
In quest’ottica, la psoriasi rappresenta il disperato tentativo del corpo di purificarsi.
E infatti gli ultimi studi al riguardo, e soprattutto quello di Zoltan P. Rona, hanno individuato nella permeabilità intestinale, vale a dire in un assottigliamento delle pareti del tratto intestinale, la causa scatenante di molte patologie autoimmuni come la vitiligine, il morbo di Crohn, la colite ulcerosa, il diabete, la psoriasi, la celiachia…
Quando ciò avviene, sostanze tossiche, che normalmente dovrebbero passare attraverso l’intestino ed eventualmente essere eliminate dall’organismo, filtrano tramite le sue pareti, entrano nel sistema linfatico e invadono il flusso sanguigno.
L’intestino inizia a trasudare batteri, miceti, parassiti e le loro tossine, proteine non digerite, grassi e scorie, che in salute normalmente non vengono assorbiti dal flusso sanguigno, passano attraverso un intestino danneggiato, iper-permeabile, poroso o trasudante.
Si diventa così meno resistenti a virus, batteri, parassiti e candida (infezione da lieviti).
Il primo passo da compiere è ridurre il contenuto di acidità nel sangue.
Oltre alle sostanze tossiche come il monossido di carbonio, il biossido di azoto, gli idrocarburi ecc…, vi sono sostanze più comuni ma meno sospette, in special modo certi alimenti che stanno alla base di questa intossicazione del sangue.
Queste sostanze agiscono come allergeni e trasformano la vita degli psoriasici in un inferno.
Il controllo della malattia, quindi, si ottiene principalmente imparando ad identificare questi cibi, causa di una reazione tossica iper-acida nel corpo, e mantenendo come priorità l’evitarli a tutti i costi.
La buona notizia è che la riparazione e la rigenerazione delle pareti intestinali sono possibili in qualsiasi persona che versi in condizioni normali, poiché il lumen interno (la parete), che costituisce la barriera che previene l’infiltrazione di componenti indesiderabili, si rigenera normalmente ogni sei giorni, avendo cura, naturalmente, che il consumo di irritanti cessi e che vengano introdotte sostanze benefiche di cui parleremo più avanti.
La causa principale della psoriasi è un sistema immunitario fuori controllo, un sistema che ha la maggioranza dei suoi recettori nell’intestino.
Abbiamo visto come alcuni studi abbiano dimostrato che la permeabilità intestinale è molto comune nei pazienti affetti da psoriasi e come ne studino lo stretto legame da decenni (1).
Ora, è facile capire meglio qual è la strada migliore da intraprendere.
Vediamo insieme prima quali cibi evitare, quelli cioè che possono provocarti permeabilità intestinale, e poi quali alimenti puoi introdurre nella tua alimentazione.
Alcune categorie di alimenti possono essere devastanti per i pazienti affetti da psoriasi.
Questi alimenti sono a basso contenuto di nutrienti e ad alto contenuto di grassi trans nocivi, fruttosio e altri tipi di zuccheri raffinati.
Sono presenti inoltre ingredienti artificiali come conservanti, coloranti artificiali, aromi.
Gli agrumi sono stati elogiati per alcuni dei loro benefici per la salute, ma sono anche un allergene comune.
Va verificato se, rimuovendoli dalla dieta, questo può migliorare la salute della pelle.
Melanzane, pomodori, patate e peperoni contengono solanina, un composto che può promuovere l’attivazione dei mastociti, causare il rilascio di istamina ed esacerbare la psoriasi.
Bere alcolici può portare a disidratazione, soprattutto alla pelle, e può ulteriormente peggiorare la psoriasi.
Sebbene non sia stato ancora determinato un legame tra psoriasi e intolleranza al glutine, alcune persone hanno scoperto che l’eliminazione delle fonti di glutine dalla loro dieta migliorava i sintomi della psoriasi.
Elimina tutti gli alimenti che infiammano: tutti i prodotti raffinati, gli zuccheri (anche quello di canna), il latte e i derivati, il pomodoro.
Poi succo di arancia, caffè, cioccolata, vino, alcolici, miele, cibi fermentati, arachidi, peperoncino, zenzero, formaggi stagionati, salumi.
Elimina anche i legumi o comunque riducili a una volta la settimana (previo ammollo e cotti a lungo con spezie).
Può darsi che ti sia necessario eliminare o ridurre anche il sale.
All’inizio è probabile che sia necessario fare a meno delle uova (soprattutto del tuorlo), poi gradualmente potrai reintrodurlo.
Non eccedere neppure con i semi oleosi (perché provocano infiammazione).
Per alcalinizzare è utile che elimini almeno per un certo periodo la carne rossa (o comunque riducila a 1 o 2 volte alla settimana).
Evita la frutta, poiché stimola l’insulina.
Attenzione anche ai succhi di verdura perché creano troppa umidità.
Vediamo ora cosa puoi mangiare se sei affetto da psoriasi e quali sono i migliori cibi antinfiammatori e le abitudini da introdurre nella tua routine:
Si tratta in definitiva di consumare quanto più possibile cibo semplice e sano: grandi quantità di verdure fresche e biologiche, grassi sani e porzioni moderate di proteine di alta qualità, così come insegniamo nel SAUTÓN Approach.
In particolare non dovrebbero mancare sulla tua tavola questi alimenti:
Sono contenuti in salmone selvaggio dell’Alaska, sardine, acciughe e aringhe.
Questi grassi sono particolarmente utili in caso di artrite psoriasica poiché il corpo trasforma gli Omega 3 in prodotti chimici anti-infiammatori ed in più rafforzano il sistema immunitario.
Come spinaci e cavoli.
Sono ricche di vitamina K e possono aiutare a ridurre i marcatori infiammatori nel sangue.
Questi semi ed i loro oli essenziali sono eccellenti fonti di grassi vitali Omega 3.
È possibile aumentare l’assunzione di grassi Omega 3 antiinfiammatori e vegetali assumendo, senza esagerare, le noci.
Le mandorle, invece, possono aiutare a migliorare la salute della pelle e dei capelli.
La psoriasi risponde abbastanza bene a questa spezia popolare.
La curcuma contiene un composto unico chiamato curcumina, dalle numerose proprietà, soprattutto antinfiammatorie.
Uno studio pubblicato sul Journal of Cosmetics, Dermatological Sciences and Applications, ha evidenziato che il 72,2% dei partecipanti che hanno assunto curcumina, unitamente ad altri metodi preventivi, hanno tenuto lontano le riacutizzazioni per 16 settimane (2).
La pelle rappresenta l’involucro organico, il tessuto di confine che delimita il tuo spazio interno e funge da tramite con il mondo esterno.
Ha quindi una funzione protettiva della tua integrità nei confronti, non solo degli stimoli esterni, ma anche di quelli interni vissuti come minacciosi per l’equilibrio (emozioni disturbanti, impulsi repressi…).
Non trattenere l’aggressività: falla emergere come forza dentro di te e dalle un canale di espressione che ovviamente non sia distruttivo, non sia qualcosa che crei dolore.
Mettiti nella condizione di non sentirti compresso, allontanati da situazioni di conflitto che ti fanno soffrire, non lasciarti sopraffare dagli altri.
Nutri la tua serenità: la pelle che non viene accarezzata, soffre.
Accade ai bambini ma anche gli adulti, perché il bisogno di tenerezza e amore ci appartiene a qualsiasi età.
Ed è soprattutto quando la pelle si ammala che devi concederti più dolcezza e tenerezza.
Spesso ci dimentichiamo che la pelle è un vero e proprio organo, il più grande e che svolge funzioni vitali come quello di evitare la disidratazione, trattenendo e regolando i liquidi corporei, e di difenderci dall’attacco di agenti patogeni.
Avere cura della propria pelle, nutrirla e mantenerla in salute, è un fattore importante che non andrebbe mai trascurato.
La psoriasi è un problema del sistema immunitario, quindi qualsiasi cosa tu possa fare per migliorare il tuo sistema immunitario sarà utile per migliorare i sintomi della psoriasi.
Uno dei modi migliori per arrivare alla radice del problema è attraverso una dieta sana, curativa e anti-infiammatoria come quella che proponiamo nel SAUTÓN Approach.
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Fonti:
John O. A. Pagano “Guarire la psoriasi”, Macro edizioni
Massimo Bianchessi “Come sono guarito dalla psoriasi”, Edizioni L’età dell’acquario.
William Davis “La dieta zero grano”, Mondadori editore
“Via eczemi, acne, dermatiti e psoriasi” RIZA EDIZIONI
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Nadia Schorn 20 Maggio 2021
È da un po’ di tempo che volevo chieder consiglio per la mia difficoltà. Ho 69 anni e fino ai 60 tutto era a posto. Da allora, e dopo un lungo periodo di disordine alimentare compensativo allo stress, ho avuto problemi continui gastrointestinali stipsi e diarrea (evacuazione subito dopo qualche minuto dall’aver mangiato anche pochissimo e con molta aria) e una manifestazione cutanea (macchioline tonde chiare che si estendono) con prurito, su braccia e gambe. Ho badato allora a evitare cibi infiammatori e acidi, ho seguito i vostri consigli per un certo tempo ma poi, qualche volta, son ricaduta a mangiare cose buone al palato ma evidentemente nocive per me. Mi hanno anche trovato un prolasso anale (sforzi per stitichezza di prima). Ora i disagi sono un po’ attutiti, faccio attenzione ma evidentemente non drasticamente. Vorrei il vostro consiglio e aiuto. Grazie, Nadia
Maria Pia Festini 21 Maggio 2021
Ciao Nadia,
serve un percorso mirato e fatto per bene per minimo 4 settimane e vedrai che ne uscirai. Ti consiglio di entrare nel programma, in offerta ancora per poche ore dove potrai seguire passo dopo passo nuove e definitive abitudini. Un caro saluto
http://www.sauton.it/program/