La dermatite atopica è una malattia infiammatoria e cronica della pelle caratterizzata da arrossamento, secchezza, prurito e desquamazione.
Colpisce più i bambini che gli adulti e spesso, a differenza di altre patologie della pelle, porta con sé allergie: circa un bambino su tre sviluppa anche asma allergica o raffreddore da fieno.
Le risposte allergiche possono essere dovute a diversi fattori, come il consumo di determinati alimenti, l’esposizione a sostanze chimiche o il contatto con altre tossine e sostanze aggressive, come profumi o saponi chimici.
Sorprendentemente, la dermatite atopica non è collegata al contatto con animali domestici.
In realtà, è vero il contrario: è stato riscontrato che l’eczema (altro nome con cui è conosciuta la dermatite atopica) è meno comune nei bambini che hanno molti fratelli o cani e che trascorrono del tempo negli asili nido a contatto con altri bambini fin dalla giovane età.
Ciò provoca un sistema immunitario più forte e una maggiore protezione dallo sviluppare la dermatite atopica.
La ricerca mostra anche come i bambini allattati al seno abbiano una maggiore protezione contro le allergie che possono influenzare il sistema immunitario e la pelle.
L’eczema colpisce la parte visibile, la più esterna dell’epidermide (chiamata strato corneo), uno strato che protegge il corpo da microbi o batteri nocivi che possono entrare attraverso i tagli e penetrare negli strati più profondi della pelle.
Lo strato corneo si rinnova costantemente, eliminando le vecchie cellule danneggiate e creandone di nuove e sane.
Un processo che aiuta a mantenere la barriera della pelle forte e resistente, ma che si interrompe in presenza dell’eczema.
Diverse sono le cause che ci espongono a sviluppare prima o poi l’eczema:
Un sistema immunitario debole può essere inoltre dovuto a fattori come:
La pelle è lo specchio del nostro equilibrio, ci difende, ma mostra anche subito i segni di tossine e carenze interne.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese la pelle è in stretta connessione con i polmoni, risente di tutti gli squilibri del fegato e dell’intestino.
Quando il fegato non riesce a espletare il suo compito di disintossicazione del corpo e l’intestino è in difficoltà, la pelle corre in aiuto.
Non nasce come organo per il detox ma diventa un “emuntore di soccorso” quando il quantitativo di tossine in circolo è davvero eccessivo.
La Medicina Tradizionale Cinese recita che “tutto ciò che non è eliminato dall’intestino crasso, è eliminato attraverso la pelle”.
Gli ultimi studi al riguardo, e soprattutto quello di Zoltan P. Rona, hanno individuato nella permeabilità intestinale, vale a dire in un assottigliamento delle pareti del tratto intestinale, la causa scatenante di molte patologie autoimmuni come la vitiligine, il morbo di Crohn, la colite ulcerosa, il diabete, la psoriasi, la celiachia…
Quando ciò avviene, sostanze tossiche, che normalmente dovrebbero passare attraverso l’intestino ed eventualmente essere eliminate dall’organismo, filtrano tramite le sue pareti, entrano nel sistema linfatico e invadono il flusso sanguigno.
L’intestino inizia a trasudare batteri, miceti, parassiti e le loro tossine, proteine non digerite, grassi e scorie, che in salute normalmente non vengono assorbiti dal flusso sanguigno, passano attraverso un intestino danneggiato, iper-permeabile, poroso o trasudante.
Si diventa così meno resistenti a virus, batteri, parassiti.
Fra i sintomi della dermatite atopica ci sono:
Il prurito è il disagio principale di chi soffre di dermatite atopica.
Aggravato da una pelle secca, dal contatto con certi tipi di tessuti e metalli, detergenti aggressivi, se forte, il prurito innesca un circolo vizioso: ci si gratta per trovare sollievo, peggiorando lo stato delle lesioni.
Quanto alle lesioni della pelle, queste si manifestano nei neonati sul cuoio capelluto, sulle guance, mentre negli adulti si concentrano sul viso, nelle mani e nei piedi e nella parte alta della schiena.
A seconda del tipo specifico di dermatite atopica, i sintomi e i segni dell’eczema possono includere:
A volte le crepe nella pelle possono portare a infezioni batteriche da Staphylococcus aureus, un batterio che si trova su un’alta percentuale di pelle anche di adulti sani, ma che innesca una risposta infiammatoria in individui sensibili.
Sintomi come prurito o desquamazione tendono ad andare e venire, causando periodicamente riacutizzazioni in risposta a fattori come lo stress e la bassa funzione immunitaria.
Al momento non esiste una cura vera e propria per l’eczema, ma solo modi per aiutare a gestire i sintomi.
I dermatologi raccomandano di pulire delicatamente la pelle interessata, evitando prodotti irritanti.
I trattamenti normalmente includono una combinazione di unguenti o creme, saponi e shampoo per pelli sensibili, e creme steroidee.
Queste ultime aiutano a ridurre l’infiammazione, il prurito o il gonfiore, ma non sono immuni da effetti collaterali e non possono essere utilizzate da tutti.
Il prurito causato dall’eczema può rendere molto gratificante grattarsi e procurarsi piccole ferite.
Ma i graffi possono causare lesioni, ferite che consentono l’entrata e la prolificazione dei batteri.
Questo a volte causa infezioni, specialmente se il sistema immunitario è già indebolito.
È bene non grattarsi e applicare un unguento o un asciugamano umido sulla pelle asciutta, può impedirti di farlo.
Altri suggerimenti per proteggere la pelle includono evitare l’esposizione ai raggi UV, tenerla lontana da acqua molto calda o temperature molto secche e fredde.
Cibo, fattori ambientali e prodotti per la cura della pelle possono causare reazioni allergiche che scatenano i sintomi dell’eczema.
Le allergie possono essere innescate da:
Una dieta sana antinfiammatoria può aiutare a rafforzare l’immunità.
Vediamo cosa puoi mangiare se sei affetto da psoriasi e quali sono i migliori cibi antinfiammatori e le abitudini da introdurre nella tua routine:
Si tratta, in definitiva, di consumare quanto più possibile cibo semplice e sano: grandi quantità di verdure fresche e biologiche, grassi sani e porzioni moderate di proteine di alta qualità, così come insegniamo nel SAUTÓN Approach.
In particolare non dovrebbero mancare sulla tua tavola questi alimenti:
Sono contenuti in salmone selvaggio dell’Alaska, sardine, acciughe e aringhe.
Questi grassi sono particolarmente utili in caso di artrite psoriasica poiché il corpo trasforma gli Omega 3 in prodotti chimici anti-infiammatori ed in più rafforzano il sistema immunitario.
Come spinaci e cavoli.
Sono ricche di Vitamina K e possono aiutare a ridurre i marcatori infiammatori nel sangue.
Vanno eliminati tutti gli alimenti che infiammano: tutti i prodotti raffinati, gli zuccheri, il latte e i derivati, il pomodoro.
Poi succo di arancia, caffè, cioccolata, vino, alcolici, miele, cibi fermentati, arachidi, peperoncino, zenzero, formaggi stagionati, salumi.
Elimina anche i legumi o comunque riducili a una volta la settimana, previo ammollo e cotti a lungo con spezie per renderli più digeribili.
Non eccedere neppure con i semi oleosi in quanto provocano infiammazione.
Gli integratori che potrebbero essere in grado di aiutare a controllare l’irritazione dell’eczema sono:
Alcuni oli essenziali naturali, come l’olio essenziale di lavanda, che ha proprietà antinfiammatorie e lenitive, potrebbero aiutare a prevenire l’infiammazione della pelle sensibile.
Puoi preparare una crema fatta in casa combinando ingredienti idratanti e antibatterici come olio di lavanda, tea tree oil, miele grezzo, cocco o burro di karitè.
Al momento non esiste una cura vera e propria per la dermatite atopica, ma solo modi per aiutare a gestire i sintomi.
Uno dei modi migliori per arrivare alla radice del problema è attraverso una dieta sana, curativa e anti-infiammatoria come quella che proponiamo nel SAUTÓN Approach.
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Alla dieta va affiancata una riduzione dello stress, una regolare attività fisica e prendersi cura della propria pelle evitando scottature, eritemi solari, graffi e possibili infezioni.
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Selene 6 Novembre 2021
E quando la dermatite atopica viene diagnosticata alla nascita?
Maria Pia Festini 8 Novembre 2021
Ciao Selene,
i consigli per un miglioramento e progressiva remissione sono gli stessi. Un caro saluto