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Ogni giorno ingeriamo grandi quantità di zucchero nelle più svariate forme, senza nemmeno accorgercene.
I cibi dolci sono diventati sempre più comuni e nel giro di pochi decenni, siamo diventati consumatori seriali di zuccheri e qui sono iniziati i problemi.
Ma perché è successo questo?
In questa guida scoprirai questo e molto altro: tutti i danni che provoca lo zucchero nel nostro organismo, se sei diventato suo ostaggio e come battere finalmente la dipendenza da zuccheri.
Prima di scoprire quali sono i danni dello zucchero e come superare la “dipendenza”, è necessario capire cos’è lo zucchero.
Non è solo la “polvere bianca” che metti la mattina nel caffè.
Ma anche altre sostanze come:
Gli zuccheri possono avere nomi diversi sulle etichette quindi è molto difficile capire quanto un cibo ne contenga davvero.
L’aumento del consumo di zuccheri e dolci è andato di pari passo con l’affermarsi dell’industria alimentare.
In precedenza, infatti, lo zucchero era considerato al pari di una spezia preziosa, da usarsi in piccole quantità, spesso solo a scopo terapeutico, ed era così costoso che solo i più ricchi potevano permetterselo.
Nei primi decenni del ‘900 iniziò la produzione industriale di zucchero e l’uso di questa sostanza iniziò a diffondersi sempre di più.
L’industria alimentare non ci mise molto a capire l’effetto che il sapore dolce ha sul volume delle vendite e, nel giro di pochi decenni, zucchero e simili sono entrati nella composizione di migliaia di prodotti alimentari di consumo quotidiano.
Oggi trovi lo zucchero ovunque e ti rende felice!
Nell’economia degli scaffali dei supermercati i prodotti realizzati per “le persone dipendenti dallo zucchero” (che io chiamo “Sugariani”) occupano almeno il 70%, provare per credere, e sono incredibilmente accattivanti ed economici.
Questa stessa proporzione è valida anche per i negozi bio: anzi, se è possibile è anche peggiore perché la proporzione può addirittura salire all’80%.
L’enorme produzione di prodotti con zucchero e il consumo di zucchero a tutte le ore del giorno e della notte è stato anche spinto dalla forte riduzione di proteine e grassi nel piatto.
Proprio contro questi ultimi è partita una guerra agli inizi del secolo scorso, che è andata avanti per anni.
Tutto cominciò dagli studi del Dr. Key, biologo e fisiologo statunitense che ingiustamente accusava i grassi di far aumentare i livelli di colesterolo nel sangue, di provocare danni alle arterie e quindi anche infarti.
Questa guerra ovviamente non aveva alcun fondamento, ma soltanto di recente è arrivata l’assoluzione di questi macronutrienti.
Puoi leggere tutta la verità sui grassi sani e la loro importanza nell’alimentazione in questa guida.
Comunque ancora oggi tante persone hanno paura di introdurre i grassi nella propria quotidianità e quindi, non sentendosi pienamente sazi dopo il pasto, si “buttano a capofitto” sugli zuccheri.
In realtà gli esseri umani sono programmati per funzionare con due diversi tipi di carburanti: a zuccheri o a grassi.
I grassi sono a rilascio più lento e sono il carburante ideale per la vita quotidiana, per svolgere tutte le mansioni fisiche ed intellettuali comprese nella normale routine.
Gli zuccheri potremmo definirli una sorta di carburante per i “casi di emergenza”.
Il nostro corpo, dunque, è programmato per funzionare con i due carburanti e per muoversi molto.
Il problema è che da un certo momento in poi abbiamo iniziato a diventare sempre più sedentari e a privilegiare gli zuccheri a scapito dei grassi.
Questo crea squilibrio e infiammazione che portano poi a malattie un tempo praticamente sconosciute e oggi sempre più comuni anche tra i più giovani.
E pensare che le uniche cellule che usano come carburante il glucosio sono i neuroni, le cellule della fibra bianca dei muscoli e i globuli rossi.
Tutte le altre cellule ricavano energia proprio dalla combustione dei grassi.
I danni, scientificamente provati, provocati dagli zuccheri sono tanti altri: ne sono stati riscontrati ben 140 e sono tratti dal libro “Killer Sugar – L’amara verità” di Nancy Appleton e G.N. Jacobs.
Puoi leggerli tutti qui.
Per il momento ti interessa sapere quelli principali:
Uno dei danni maggiori degli ormoni è proprio quello che si ripercuote sul delicato equilibrio dei nostri ormoni.
Il nostro corpo è una macchina meravigliosa dove nulla è affidato al caso.
È programmato in modo che nel sangue debba scorrere sempre la stessa quantità di zuccheri, circa 5 grammi, non uno di più, non uno di meno.
Carboidrati e cibi dolci ricchi di zucchero, una volta ingeriti, innalzano bruscamente la glicemia e noi ci sentiamo non solo appagati, ma anche pieni di energia, pronti per affrontare la giornata.
L’illusione dura circa un paio d’ore, il tempo che l’ormone insulina impiega per accorrere ed eliminare dal sangue lo zucchero in eccesso ed ecco che la glicemia crolla in modo drastico.
Entriamo allora in una fase di ipoglicemia e ci sentiamo improvvisamente stanchi, privi di energia, irritati, e con una voglia incontrollata di cibo dolce che soddisfiamo subito, pronti per un altro giro di valzer della glicemia.
Questo non solo ci crea sbalzi continui di umore, rende i bambini capricciosi, ma costringe l’insulina ad intervenire in modo continuo provocando un super lavoro delle cellule Beta del pancreas, che una volta danneggiate non si rigenerano, aprendo la strada al diabete.
Dopo averlo tolto dal sangue e distribuito nelle cellule, il nostro organismo converte lo zucchero in glicogeno, un polimero (cioè una macromolecola) del glucosio.
Conoscendo i codici di accesso, l’insulina si comporta come una chiave, apre le pareti cellulari e stocca il glicogeno nelle cellule dei muscoli, del cervello, del fegato.
Il glicogeno viene conservato sia in vista di uno sforzo fisico della durata massima di 90 minuti sia come scorta per un’eventuale carestia.
Siamo progettati per questo.
L’uomo primitivo doveva accumulare riserve per affrontare sforzi fisici improvvisi ed intensi, pronto per qualsiasi imprevisto gli si parasse davanti e per continuare a sfamarsi anche in caso di carestia.
Due problematiche alquanto remote nelle nostre giornate sedentarie: uno sforzo che non facciamo più e una carestia che non arriva mai.
Il corpo subisce allora una costante e continua intossicazione perché le cellule non si svuotano mai e ad un certo punto, quando sono affogate nello zucchero, chiudono i loro recettori ed ecco che diventiamo insulino resistenti.
Abbiamo perso la sensibilità e la capacità di rispondere ai messaggi dell’insulina, importantissimo e delicato ormone.
L’insulina, non sapendo più dove depositare il glicogeno derivante da un uso massiccio e continuo di carboidrati, lo stocca dove può: nel fegato causando la steatosi epatica, nell’addome accumulando grasso viscerale.
Si è scoperto solo di recente come quest’ultimo si comporti come una vera ghiandola ormonale.
Secerne agenti infiammatori e insieme ad un’insulina ormai in squilibrio, trascina fuori dal coro anche altri ormoni fondamentali come quelli tiroidei e il cortisolo.
Essere in balìa del picco glicemico e di alti e costanti livelli di insulina nel corpo, è l’origine dell’acidità e dell’infiammazione, di uno squilibrio potentissimo, madre di tutte le malattie moderne, una nuova realtà con cui scienziati, medici e ricercatori stanno facendo i conti soprattutto nell’ultimo decennio.
Oggi, senza nemmeno rendercene conto, consumiamo zuccheri dalla mattina alla sera e siamo talmente assuefatti che anche il nostro senso del gusto è cambiato e non siamo più in grado di apprezzare il sapore naturale degli alimenti.
A peggiorare ulteriormente le cose è arrivata la triade che ha creato la “tempesta perfetta”: non solo zuccheri ma anche sale e grassi di cattiva qualità che, sapientemente combinati insieme dai chimici alimentari, hanno un effetto devastante sull’organismo e ne aumentano la capacità di creare dipendenza fisica e mentale.
Infatti, la maggior parte di ciò che oggi compri al supermercato e ha un’etichetta, non è un cibo ma un prodotto creato in laboratorio, povero di nutrienti veri e studiato per stimolare al massimo i centri del piacere del tuo cervello e spingerti a consumarne sempre di più.
Vincere la dipendenza dagli zuccheri però è possibile, iniziando da semplici cambiamenti alle tue abitudini alimentari quotidiane:
Cambiare abitudini può essere facile, se lo fai nel modo giusto.
Anziché eliminare lo zucchero o metterti “a dieta”, introduci piccole abitudini che naturalmente ti saziano, trasformano il tuo metabolismo e riportano in equilibrio i tuoi ormoni.
Un piccolo passo alla volta, con un piano semplice e flessibile.
Tutto questo lo trovi in Chetogenica Facile, il rivoluzionario programma SAUTÓN adatto a tutti.
Consolidate queste basi, che ti accompagneranno per tutta la vita, puoi all’occorrenza concederti un detox di 28 giorni.
Si chiama Restart e consiste nel sospendere tutti gli alimenti infiammanti, incluso lo zucchero, per 4 settimane e mangiare a sazietà tutto il resto.
È il più potente strumento per toglierti 10 anni di dosso, far ripartire l’organismo e diventare una “macchina brucia-grassi”.
È particolarmente indicato in caso di sovrappeso ostinato, forte dipendenza da zucchero o squilibri di salute.
Scopri di più leggendo questo articolo.
Puoi valutare inoltre alternative sane e naturali allo zucchero, con basso indice glicemico e con poche calorie, come:
Oltre a questi, alternative sane allo zucchero sono anche i vegetali cotti e gli amidorestistenti, gli zuccheri che ti sono amici.
Puoi leggere di più sugli amido resistenti qui.
Qui invece trovi le migliori ricette con Farina Keto Low Carb, il mix amido resistente per preparazioni dolci e salate low-carb, keto-friendly e senza glutine.
Ci sono dei prodotti che possono aiutarti a superare la dipendenza da zucchero:
Ora conosci quali sono i danni dello zucchero sul tuo organismo, come superarne la dipendenza e introdurre finalmente quei nutrienti essenziali di cui, fino adesso, sei stato carente senza nemmeno saperlo.
Se hai voglia di qualcosa di dolce e gustoso, puoi sperimentare anche tante ricette di dolci low carb leggendo questo articolo o cercando tra le proposte nella sezione Ricette.
Uscire fuori dalla dipendenza dallo zucchero segnerà un nuovo risveglio per te: la tua forza mentale ed emotiva sarà al meglio della sua espressione e per sempre!
Se però pensi di non riuscire a rinunciarci e non sai da dove partire, prova il nuovo programma Chetogenica Facile o richiedi una consulenza con uno dei nostri SAUTÓN Coach.
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